Vibrazioni e buche stradali, cosa fare

Il problema delle vibrazioni generate dal manto stradale sconnesso è molto serio e richiede una attenta valutazione dei rischi da parte di chi le percorre, sia a bordo di un auto sia e soprattutto in sella ad un mezzo a due ruote. A prescindere dai rischi connessi con il gravissimo pericolo di caduta, le vibrazioni trasmesse al corpo umano sono oggetto di una severa normativa europea atta a limitarne gli effetti dannosi.

Il Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008 Capo VIII Titolo III fornisce la definizione di vibrazioni trasmesse al corpo intero:
“Le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza degli individui, in particolare lombalgie, traumi del rachide e dell’apparato urogenitale”.

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Purtroppo in Italia la normativa europea in merito alla tutela degli individui esposti a vibrazioni è ancora poco chiara e scarsamente attuata, ne deriva che al di la della sua scarsa applicazione sui luoghi di lavoro soggetti ad un alto livello di vibrazioni, poco o nulla si sa del danno causato dalle vibrazioni trasmesse ai conducenti di mezzi a due ruote, dove la componente della manutenzione e/o tipologia del manto stradale ha una rilevantissima importanza nel determinare i danni provocati sia alla colonna vertebrale, sia agli apparati urogenitali e gastrointestinali; problemi che riguardano indistintamente uomini e donne. E’ bene tener presente che le vibrazioni trasmesse dalla sella del ciclomotore vanno tenute seriamene in considerazione anche in presenza di strade perfettamente asfaltate.

La direttiva sulle vibrazioni dice
“Tenendo conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo attraverso l’utilizzo di strumenti specifici“.

Tale principio si applica sempre, indipendentemente se siano superati o meno i livelli di azione o i valori limite di esposizione individuati dalla normativa, pertanto per la salvaguardia della salute, uno dei provvedimenti da adottare sarebbe proprio quello di avere sedili con ammortizzatori, o cuscini ammortizzanti per moto e scooter.

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